BAMBINI E MATERIALE FRANGIBILE

Il nostro motto ormai lo conoscete bene: “I BAMBINI POSSONO, SANNO, SONO” perché crediamo in queste persone in miniatura. E voi? Si voi, (domanda appositamente provocatoria) vi chiedo, voi educatrici, figure professionali, genitori, credete in queste piccole persone?

Il mondo che ci circonda sembrerebbe di no, il mercato dell’infanzia ancora meno mettendoci a dura prova: per bere tazze fantascientifiche con ventose per cui i bambini devono aspirare l’acqua piuttosto che deglutirla con l’unico obbiettivo d’evitare che i bambini si bagnino, bagnino il tavolo, rovescino l’acqua. Per mangiare, piatti che si avvitano al tavolo così il bambino non può gettare a terra il piatto per l’appunto. E poi plastica, plastica ovunque perché bisogna evitare che le cose si rompano.

Bene, vi chiedo allora se avete fatto caso a quanto volte ho detto “EVITARE”? Tante. Troppe.

Vi voglio invitare a riflettere sul perché proponiamo questo o quello ai nostri bambini perché il più delle volte stiamo evitando loro esperienza, possibilità di sviluppare competenze, vita vera. Li stiamo deresponsabilizzando perché per noi è fatica: fatica cambiare la maglietta bagnata dall’acqua del bicchiere, fatica a pulire il mangiare caduto a terra perché ha rovesciato il piatto, fatica raccogliere magari i pezzi di un bicchiere rotto.

Avete ragione, è una grande fatica e vi capisco, ma capisco anche i bambini e la loro sproporzionata voglia di saper fare da soli. Capisco l’importanza che attribuiscono alle loro piccole ma grandi conquiste, e quindi penso sia giunta l’ora di scegliere una coerenza educativa che voi siate educatrici, figure professionali o genitori.

Se diamo ancora il bicchiere con il beccuccio, poi non corriamo a comprare il lettino montessoriano perché possa dormire da solo. Non corriamo a prendere la libreria montessoriana perché possa leggere i libri da solo se poi non responsabilizziamo il bambino al riordino. Non corriamo a comprare la learning tower per fargli tagliare le verdure se poi mangia nel piatto avvitato al tavolo per impedire che il piatto doventi un frisbee.

Abbiamo un compito comune, educare che vuol dire anche responsabilizzare e prima di evitare dovremmo dare fiducia, credere seriamente nelle capacità di queste piccole persone che sanno, possono, sono.

Proponete dunque ai bambini materiale vero bicchieri, piatti normali in vetro e ceramica perché imparano che le loro azioni hanno delle conseguenze: se rovescio il bicchiere l’acqua bagna ovunque, se rovescio il piatto il mangiare finisce a terra, se lancio il bicchiere di vetro si rompe.

Proponete materiale frangibile perchè imparano a fare movimenti più delicati, lenti, consapevoli e pensati.

Proponete materiale frangibile perché imparano a padroneggiare meglio il proprio corpo, dosare la forza, affinare la motricità fine e la coordinazione oculo manuale.

Proponete materiale frangibile perché impareranno a gestire meglio le loro emozioni, come dispiacere o frustrazione.

Proponete materiale frangibile perché imparano il rispetto e la cura per gli oggetti, diventano piccole persone responsabili.

Abbiate fiducia in queste piccole persone, lo possono, sanno, sono.

Maestra Ilaria

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